Kerameikos
L'esposizione di ceramica artistica contemporanea vietrese è una mostra patrocinata dal comune di Amalfi.
L'esposizione è organizzata da Agarte – Fucina delle Arti, associazione di promozione socioculturale non a scopo di lucro,
in collaborazione con i divulgatori d'arte di Amalfi Gennaro Mangieri e Salvatore Perrone.
Foto di Antonio Caporaso e Jacopo Naddeo
Gli ultimi lavori di Enzo Caruso segnalano una scelta più radicale. Enzo nega ogni possibilità di far scorgere, nelle sue forme, lontane analogie con quelle che un tempo lo legavano alla tradizione novecentesca della ceramica vietrese, come nelle esperienze condotte, negli anni settanta, nell’ambito del laboratorio ceramico "Fornelle".
Così è per il definitivo azzeramento iconografico, anche del pur semplice decoro astratto geometrico, in virtù di un assoluto astrattismo, di matrice lirica, tellurica, riprendendo e aggiornando il lessico che fu proprio delle prove più estreme, operate nell’ambito dell’Informale italiano, all’alba degli anni cinquanta: penso in tal senso ad alcuni lavori di Jorn, eseguiti ad Albissola marina, oppure di Leoncillo, con le sculture in terracotta policroma smaltata.
Esempi sui quali Caruso, aveva da tempo posto la sua attenzione, con l’intento di comprendere le possibilità offerte da un modellato ricco di gestualità, con l’obiettivo sia di approdare ad un compiuto lessico scultoreo, sia di riflettere sul significato che la scultura assume nel nostro mondo sovraccarico di oggetti. Le opere, realizzate in questi ultimi tre anni, le ha nominate Sculture: sono forme che esibiscono i segni della loro ‘risalita’ dal profondo della nostra origine e che, voglio immaginare, appartenute a divinità ctonie.
Massimo Bignardi